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Trek Avventura

TrekAvventura: escursione guidata, lungo i sentieri del Parco Nazionale dell’ Asinara

La nostra avventura in punta di piedi!

La Trek Avventura si snoda lungo stradine sterrate, antichi sentieri un tempo utilizzati dai vecchi abitanti dell’ isola per le attività pastorali e in seguito dai detenuti per i loro spostamenti. Grazie all’ istituzione del Parco Nazionale è oggi possibile utilizzare questi sentieri, cosi ricchi di storia, dando vita a suggestivi percorsi tematici .

Durante la giornata potremo scegliere di percorrere uno o più sentieri (o combinare l’ utilizzo del ai percorsi a piedi), in cui praticare anche il birdwatching, ammirare l’ ambiente che ci circonda, osservare il volo maestoso di un rapace e apprezzare tanti altri particolari che solo il camminare immersi nella natura può dare. AsinarAvventura propone i percorsi di trekking per singoli e gruppi fino a 15 persone.

Tutte le lungo i sentieri, ben tracciati e   provvisti di adeguata segnaletica, hanno un livello di difficoltà E (escursionistico: Itinerario su sentieri o tracce di sentiero ben visibili, normalmente con segnalazioni. Può avere tratti ripidi; i tratti esposti sono di norma o protetti, o attrezzati. Può prevedere facili passaggi in roccia, non esposti e che comunque non richiedono conoscenze alpinistiche specifiche.); sono consigliate in tutte le stagioni: la primavera con le sue fioriture, l’ autunno con i mutevoli colori della vegetazione e la piacevole temperatura, l’ inverno con la sorpresa di piccoli rigagnoli d’ acqua, in estate, per le alte temperature, sono invece sconsigliate.

 

Il sentiero del granito
Il sentiero dell’ acqua
Sentiero del castellaccio
Lunghezza 11.2 km
Dislivello 75 m
Tempo di percorrenza 3h.30''
Livello di difficoltà: E
Lunghezza 6.9 km
Dislivello 42 m
Tempo di percorrenza 1h 45
Livello di difficoltà: E
Lunghezza 8.3 km
Dislivello 215 m
Tempo di percorrenza 2h 40’
Livello di difficoltà: E
Mappa (fonte ente parco)Mappa (fonte ente parco)

Il sentiero del granito si snoda tra Fornelli a sud e Cala S. Andrea costeggiando la parte sud orientale, alla scoperta di luoghi silenziosi e rocce granitiche completamente scolpite dal vento e dall’ acqua, che ci regalano le forme più singolari, a testimonianza della loro antica origine. In direzione di Porto Pagliaccia, attraversando la macchia di lentisco e cisto, si costeggia un vasto acquitrino in cui nidificano numerose specie come il cavaliere d’ Italia e le alzavole. Proseguendo verso P.Barbarossa, si arriva più ad est, al lembo di spiaggia di Li Giorri; cavità nella roccia granitica testimoniano i segni di un’ antica zona estrattiva.
Si costeggia Cala S.Andrea (zona A, tutela integrale) e il suo stagno retrodunale, risalendo a valle verso la strada cementata e si ritorna verso Fornelli.


Si parte da Fornelli, a sud, percorrendo la sterrata a sinistra verso ovest, direzione P. Salippi, luogo in cui troviamo la Postazione, vecchia struttura di guardia da cui si osserva lo stretto di Fornelli e l’ isola Piana.
La protagonista è l’ acqua: il mare, gli stagni in prossimità del litorale, sorgenti piccole dighe, serbatoi.
Ci appare un’ estesa lingua di sabbia finissima, la spiaggia di Spalmadori, la duna e lo stagno retrostante, la ricca vegetazione psammofila con la viola Matiola che colora e protegge la duna.
Si arriva al mare di fuori, nell’ insenatura del Porto Mannu di Fornelli con i suoi scisti, la gariga costiera, i graniti di P. Pedra Bianca, le belle fioriture dell’ antica Centaurea horrida.
Ai piedi di P. Maestra Fornelli ed il suo castello, si osservano evidenze geomorfologiche di inselberg e pediments, antiche superfici erosive. Si arriva alla diga, si scorge il super carcere di massima sicurezza di Fornelli e si ritorna a sud.

Si arriva fino ai 215 m in cui sorge il Castellaccio, una fortezza medievale perfettamente incastonata e mimetizzata tra le rocce granitiche e la macchia mediterranea.
Il sentiero che parte dalla strada cementata, sulla sinistra. Superato il carcere di massima sicurezza, che è possibile visitare, si nota una pineta in cui scorgere piccoli gruppi di cavalli e asinelli che riposano all’ ombra. Lungo il cammino si notano facilmente branchi di mufloni che si spostano tra le rocce e la macchia mediterranea; si osservano diverse sorgive e abbeveratoi, punti panoramici da cui osservare tutta la costa sud orientale.
Si giunge all’ austera fortezza, ciò che resta di mura alte 11 m, posta su un maestoso monolite granitico e da cui si domina una vista eccezionale.

Sentiero della memoria
Sentiero del leccio
Sentiero del faro
Lunghezza 5.5 km
Dislivello 28 m
Tempo di percorrenza 1h.30
Livello di difficoltà: E
Lunghezza 13.7 km
Dislivello 406 m
Tempo di percorrenza 4h.30
Livello di difficoltà: E
Lunghezza 17.9 km
Dislivello 120 m
Tempo di percorrenza 5h.30
Livello di difficoltà: E
Mappa (fonte ente parco)Mappa (fonte ente parco)

Percorrendo questo sentiero si torna indietro nel tempo alle vicende preistoriche e storiche che hanno interessato l’ isola.
Siamo nella parte centrale dell’ isola, Cala Reale dove ci sono le strutture della Stazione Sanitaria Marittima per la quarantena degli ammalati di colera, l’ edificio della disinfezione, l’ex spaccio sanitario, la scuola, l’ufficio postale.
Si prosegue verso Campo Faro, in cui vi è una piccola diramazione carceraria, il piccolo cimitero degli italiani. Si arriva a Campu Perdu, estesa piana in cui vedere la bianca diramazione carceraria a vocazione agricola con l’ ex caserma agenti, la stalla, deposito foraggio e officina per fabbri; si procede lungo una stradina sterrata che ci conduce verso l’ unica domus de janas presente sull’ isola, ipogeo funerario scavato nella roccia.
Riprendendo l’ unica strada cementata si arriva all’ ossario Austro-Ungarico, in cui sono conservate le ossa di circa 6000 prigionieri della Prima Guerra Mondiale; è possibile una sosta bagno nella piccola spiaggia di fronte, circondata da alberi di ginepro fenicio, segno della ripresa della vegetazione.

Il punto di partenza è il piccolo paesino (oggi disabitato) di Cala d’ Oliva, che con le sue case bianche si trova a ridosso di una bella insenatura sulla costa nord orientale, abitato dalla fine del 1700 da pastori sardi e pescatori liguri. Qui si trova una struttura carceraria, Diramazione Centrale, l’ ex Caserma Agenti, oggi ostello, e altri edifici legati all’ attività carceraria.
Superata Diramazione Centrale, nella parte alta del paesino, si lascia la strada cementata e si inizia il percorso sulla sterrata che porta all’ invaso artificiale del Pecorile, immersi in una fitta macchia a cisto si giunge a Case Bianche, una diramazione carceraria e poi fino all’ unica formazione boschiva, la lecceta di Elighe Mannu, con esemplari alti fino a 20 m, in cui è presente una sorgente e un’ area attrezzata per una sosta pranzo; si prosegue verso P. Scomunica, che con i suoi 408 m è il punto più alto dell’ isola, da cui ammirare tutta l’ isola, la costa nord occidentale della Sardegna e le falesie della vicina Corsica.

Il sentiero parte dal paesino di Cala d’ Oliva seguendo le indicazioni per Cala dei Ponzesi o Cala Sabina, lungo la costa orientale, graziosa spiaggia con un punto d’ ombra per la sosta; si prosegue verso P.Scorno costeggiando le falesie sul mare e accompagnati dal profumo della macchia mediterranea si nota la spendida insenatura di Cala d’ Arena, zona A, a tutela integrale, dominata dalla torre costiera d’avvistamento, le dune, il ginepreto retrostante; si giunge, proseguendo lungo la mulattiera, al faro, maestoso ed imponente su uno sperone roccioso, il promontorio di P. Scorno, nella parte più settentrionale dell’ isola

 

Consigli utili e avvertenze

E’ possibile effettuare il trekking durante tutto l’anno, fatta eccezione per il periodo estivo.

Per un’ escursione confortevole si consiglia abbigliamento e scarponcini da trekking, binocoli, giacca antivento, macchina fotografica, cappellino, zaino con pranzo a sacco, acqua.

E’ possibile, previo accordo con la guida, prenotare il pranzo a sacco presso uno dei punti ristoro presenti.

Non è consentito depositare i sacchetti dei rifiuti sull’ isola, essendo questa sprovvista dei contenitori di raccolta lungo i sentieri; è pertanto necessario riportarli indietro.

E’ vietato dar da mangiare agli animali allo stato brado presenti, prelevare dall’ isola fiori, piante e minerali. E’ consentito portar via solo il piacevole ricordo della nostra TrekAvventura!!

AsinarAvventura declina ogni responsabilità per eventuali danni subiti e/o provocati a persone e/o cose durante la traversata in motobarca, in quanto s’ intende l’ escursione iniziata e finita nel momento in cui si arriva e si lascia l’ isola.

AsinrAvventura si riserva di rimandare o annullare l’escursione causa condizioni meteo avverse e concordare una soluzione alternativa.

Info e prenotazioni

Anna Lisa Sanna

  • mobile +39  3408610696
  • e mail: info@asinaravventura.com

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